il periodo notturno è un “periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino”.
Il lavoratore notturno è invece il lavoratore che svolge almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero nel periodo notturno, o che svolga nel medesimo periodo almeno una parte del suo lavoro, secondo quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento.
In caso non vi sia una contrattazione collettiva applicabile, si tengono in considerazione tre ore di lavoro notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi nel corso dell’anno (il limite è riproporzionato in caso di lavoro part-time).
Gravi e documentati disturbi cronici del sonno
Gravi e documentate malattie gastrointestinali
Gravi e documentate malattie cardiovascolari
Gravi e documentate malattie neuro-psichiatriche
Epilessia non rispondente a trattamento farmacologico
Grave e documentata insufficienza renale cronica
Grave diabete insulino-dipendente non rispondente a trattamento farmacologico
Gravi patologie della tiroide non rispondenti a trattamento farmacologico e gravi patologie del surrene
Neoplasie maligne
Gravi disturbi visivi e/o grave riduzione del visus
Rettocolite ulcerosa e/o Morbo di Chron
Abuso di alcol (etilismo) e/o droghe
Stato di gravidanza (D.lgs. 213 del 2004, art. 18-bis)
Donna con bambino < 1 anno di età (D.lgs. 213 del 2004, art. 18-bis)